TOP 10: le migliori mete per un Carnevale originale e puntuale

TOP 10: le migliori mete per un Carnevale originale e puntuale

Ultima versione 25 febbraio 2019

Quasi 40 milioni di passeggeri potrebbero incontrare disagi con il proprio volo per la settimana di Carnevale, ma sono molte le destinazioni “alternative” in cui andarlo a festeggiare. AirHelp svela le 10 migliori destinazioni per il carnevale 2019, dove ci si può divertire ma, soprattutto, si può evitare di festeggiare in aeroporto.

Il carnevale nasce originariamente come una festa cristiana, oggi è una festa internazionale celebrata in tutto il mondo, dove le persone amano travestirsi e sfilare con i propri costumi lungo le strade della città. Le parate sono ormai nell’immaginario comune, ma nel mondo ci sono paesi e città che lo festeggiano in maniera piuttosto singolare: da Trinidad a Venezia, ecco le 10 mete da non perdere.

Le dieci migliori destinazioni per un Carnevale indimenticabile

Rio e Oruro sono sicuramente tra le destinazioni più famose per il Carnevale, ma non lontano dal Brasile e dalla Bolivia ci sono Carnevali che prevedono costumi fatti di fango, cioccolato, olio e pittura, o luoghi dove si può bruciare l’immagine di una figura politica poco apprezzata. Sono molti i modi per festeggiare il prossimo Carnevale, e queste destinazioni possono essere raggiunte senza troppe interruzioni di volo.

Trinidad e Tobago – Qui il Carnevale non prevede solamente vestiti fantasiosi ed eccentrici, ma anche sexy. Ci si può ricoprire di fango, cioccolato, olio e pittura e lo scopo primario è quello di unire le etnie e le diverse classi sociali. Questi particolari travestimenti si svilupparono durante gli anni di schiavitù che interessarono la regione caraibica: il Carnevale diventò, oltreché motivo di divertimento, simbolo di accoglienza per tutte le classi ed etnie, indipendentemente dalla loro origine di provenienza. Non resta che decidere quando programmare la partenza, si può anche arrivare perfettamente in tempo: solo un volo su cinque subisce ritardo a Trinidad o Tobago.

Messico – Prima dell’inizio del carnevale messicano, le persone si riuniscono per allestire grandi raffigurazioni delle figure politiche meno amate o delle celebrità più discusse, per poi darle fuoco in una grande festa. Il fuoco simboleggia il lasciarsi alle spalle le preoccupazioni dell’anno passato e il benvenuto al nuovo anno. Anche gli aeroporti messicani vantano puntualità e precisione con una percentuale di voli on time dell’88%.

Panama – A Panama, solo il 10% dei voli subisce un ritardo. Non è l’unica notizia entusiasmante di Panama, perché il carnevale si distingue dagli altri grazie ai cosiddetti “mojaderas” o “culecos”, veri e propri “bagni d’acqua” che vengono gettati sulla folla grazie a dei camion che passano lungo le strade della città, o direttamente con secchi pieni di acqua gelida sulla testa degli altri. Sarà sufficiente un bikini e un secchiello per fuggire dal freddo invernale.

Paesi Bassi – Ogni anno nei Paesi Bassi viene eletto un “Re del Carnevale”. All’apertura dei festeggiamenti, il sindaco consegna simbolicamente le chiavi della città al Re che, accompagnato dal suo giullare e dai nuovi membri del consiglio, ha il compito di amministrare il suo regno con le sue regole. Scorrono fiumi di birra e si vedono costumi di ogni tipo tra le vie olandesi, e il tasso alcolico non è l’unico ad essere alto: la puntualità degli aeroporti olandesi raggiunge in media il 78%, l’unica meta da “evitare” è Maastricht, il suo aeroporto ha la percentuale di voli puntuali più bassa del paese con il 62%.

Danimarca – La Danimarca potrebbe non essere il primo pensiero quando si parla dei festeggiamenti di Carnevale, ma sono puntuali (vantano una percentuale di voli on time dell’87%) e hanno un carnevale piuttosto singolare. Durante il periodo dei festeggiamenti, infatti, i bambini si vestono con i costumi più simpatici e vanno di porta in porta a chiedere dolcetto o scherzetto. Come da tradizione, i più piccoli giocano al gioco della pentolaccia che in Danimarca è conosciuto come “beat the cat out of the barrel”, il cui scopo, originariamente, era quello di colpire la botte con una mazza finché il gatto non fosse uscito. Oggi, dentro la botte non c’è un gatto ma moltissime caramelle, ma la bambina che per prima apre la botte è ancora incoronata “Regina dei gatti”, mentre il bambino che colpisce l’ultimo pezzo vince il titolo di “Re dei gatti”.

New Orleans – Il Mardi Gras è uno dei più celebri carnevali al mondo e considerando che solamente un volo su cinque subisce ritardo, vale decisamente la pena andare a festeggiare a suon di jazz nei locali più cool della città.

Rio de Janeiro – Non si può parlare di carnevale senza citare Rio de Janeiro. La città brasiliana è la culla dei festeggiamenti di carnevale e il tasso di voli non on time del 23% non deve scoraggiare gli animi carnevaleschi. Colori, balli e musica invadono la città, ma se si rimane bloccati in aeroporto la festa può continuare: avete il diritto di chiedere cibo e bevande e l’accesso alle comunicazioni se il vostro aereo fa ritardo.

Oruro – A 3.700 metri di altitudine si festeggia il carnevale di Oruro, unico nel suo genere: il fulcro dei festeggiamenti è caratterizzato da una danza simbolica tra il bene e il male. La danza-battaglia si svolge secondo un rigido rituale e termina quando la Virgen del Socavon, protettrice dei minatori, interviene e atterra China Supay. Pur essendo in alta montagna, Oruro è facilmente raggiungibile e gode un tasso di puntualità dell’82%.

Spagna – Qualunque parte della Spagna è ottima per festeggiare il Carnevale durante tutta la stagione. Tenerife, l’Andalusia, Galizia e Sitges accolgono i visitatori con grandi festeggiamenti e un tasso medio di puntualità degli aeroporti nazionali di quasi il 77%.

Venezia – Nonostante il gran flusso di turisti che ogni giorno approdano nella città, l’aeroporto di Venezia ha un tasso di puntualità del 73%. Proprio Venezia ha dato il via al carnevale nella sua veste ormai riconosciuta a livello internazionale: ognuno può vestirsi come vuole, con maschere personalizzate, eliminando tutte le differenze.

L’85% dei passeggeri non conosce i propri diritti. Non fare come loro.

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